Primo parto: la mamma era al suo terzo parto; per il primo ha fatto un cesareo, poi un parto tradizionale, e per il terzo ha scelto Mamme in Movimento.
Durata del travaglio: circa 2 ore e mezzo circa;
Dolore percepito: pochissimo;
Zero lacerazioni;
Quando: ottobre 2018 – Dove: Firenze.
A una visita trovano la mamma con 2 cm di dilatazione, ma nessuna contrazione, allora vengono scollate le membrane. Dopo di che la mamma va al ristorante con mio marito. Alle 13,30 iniziano le prime piccole contrazioni: loro continuo a pranzare ma anche a fare le posizioni di MM.
Anche tornati a casa i genitori continuano la preparazione di MM insieme: posizioni e spinte durante le contrazioni ed esercizi durante le pause. In questo modo la mamma non percepisce né dolore né fatica.
Alle 19.00 tornano a fare un controllo in ospedale. Il tracciato indica che le contrazioni ci sono e sono regolari, anche se la mamma è lì che ride e scherza col personale. Tornati a casa è l’ora di cena e ordinano cibo cinese. Così, tra una posizione, un esercizio di pausa e un involtino primavera, alle 22 circa arriva una contrazione un po’ diversa, “più fortina e lunga”. Da quel momento le contrazioni si fanno più intense e ravvicinate. Alle 23.00 corrono in ospedale, continuando a fare le posizioni e la spinta ovunque. In macchina, nei corridoi, in ascensore sulle sedute delle sale d’aspetto. A vederla, nessuno pensa che la mamma stia per partorire, ma si accorgono la dilatazione è completa e la mandano dritta in sala parto. Sono le 23:21 e i genitori stanno sempre facendo le posizioni di MM insieme. Ad un certo punto l’ostetrica dice alla mamma di “non spingere”, ma proprio in quel momento il babbo sente scendere la bambina e la esorta velocemente: “Spingi, spingi, sta passando!”. Senza esitazioni la mamma segue le indicazioni del marito! Così alle 23:28 è nata Gemma, 3,680 kg di splendida bimba.
“Sono stata sempre tranquilla e consapevole di cosa stavo facendo insieme a mio marito. Così tranquilla che la ginecologa le dice che sembra più a prendere un caffè con amiche da ‘Rivoire’ in piazza della Signoria.”.
“Ruolo del babbo assolutamente fondamentale. Anche quando eravamo a casa per il travaglio, sia io che mio marito eravamo sicuri e tranquilli perché sapevamo quello che dovevamo fare. Abbiamo ‘gestito’ insieme tutta la situazione e… sembrerà incredibile, ma ce la siamo anche goduta nel pieno delle emozioni che solo l’imminente arrivo di tuo figlio può regalarti. A fine parto era stanco morto, ma felicissimo del suo ruolo da protagonista. Ad un certo punto ci volevano separare, io in reparto e lui a casa, ma io non potevo pensare di fare il parto senza di lui. Quindi siamo andati a casa insieme!”
“Controllare il travaglio mi ha permesso di arrivare carica di energie alla fase espulsiva e soprattutto mentalmente lucida!
Avere strumenti per gestirlo ti aiuta a stancarti meno e, sicuramente, ha anche l’effetto psicologico di farti sentire attiva: tu controlli, non subisci le contrazioni”
“Ho provato a prendere alcune contrazioni senza le posizioni imparate al corso Mamme in Movimento e l’ho fatto più volte in momenti diversi del travaglio, tutta un’altra cosa! Con le posizioni e la spinta imparate al corso quasi non sentivo dolore“.