Terzo parto: la mamma era al suo terzo parto; per il primo ha fatto un cesareo, poi un parto tradizionale, e per il terzo ha scelto Mamme in Movimento.
Durata del travaglio: 2 ore;
Zero lacerazioni;
Dove: Firenze – Quando: Febbraio 2019
Alle 1.15 di notte sono iniziate delle contrazioni lievi ma già ogni 5 – 7 minuti.
La mamma ha iniziato a fare una posizione di MM da sola, prima da sdraiata a letto e poi da in piedi in bagno. Il beneficio fisico era grande perché sentiva molto meno dolore. Riuscire a tenere sotto controllo le contrazioni da sola, faceva sentire la mamma più tranquilla.
Verso 2.30 però, col marito sono andati all’ospedale.
I due genitori hanno fatto insieme le posizioni per il parto e la spinta di MM praticamente ovunque.
Sia a casa sia nel tragitto verso l’ospedale anche se per strada pioveva: loro si fermavano e, fuori dalla macchina, in piedi, continuavano con la posizione, sotto la pioggia. Lavorando insieme riuscivano a tenere il dolore sotto controllo e la mamma era tranquilla. Idem nei corridoi dell’ospedale, attaccandosi a dei cartelloni pubblicitari. Stessa cosa in accettazione, con il tracciato attaccato: la mamma, questa volta da sola, ha continuato con le posizioni e la spinta di MM.
Le contrazioni però sembrano rallentare. Così verso le 5.00 ricoverano la mamma in reparto. Lei dice al marito di non allontanarsi, di non tornare a casa, e di restare fuori dal reparto, nel corridoio. Di lì a poco le contrazioni riprendono e lei esce dal reparto, e insieme hanno ripreso a fare le posizioni di MM sulle sedie della sala d’attesa.
Alle 6.30 circa entrano in sala parto, sempre facendo posizioni e spinta. A quel punto però il dolore era più forte e il parto sembrava non procedere, tanto da chiedere l’epidurale. Ma non c’è stato il tempo di farla.
Tutto ad un tratto la mamma ha sentito voglia di spingere. La dilatazione era massima e la testina della Giorgia già pronta ad uscire. Così, in sole cinque spinte, alle 7.19, è nata Giorgia,
Dopo un cesareo d’urgenza per il primo parto e il secondo parto decisamente operativo, dal quale si è ristabilita solo dopo alcune settimane, la mamma di Giorgia ha scelto per il suo terzo parto un modo molto diverso di viverlo e di gestirlo.
“Le ostetriche, stupite, mi hanno chiamata ‘mamma sprint’. Durante il parto mi sentivo tranquilla, ma so che la bambina l’ha fatta nascere anche mio marito, perché senza il suo sostegno non ce l’avrei fatta.”.
“Giorgia è nata rosea e paffuta, si vede che ha non ha sofferto per niente. Io incredibilmente sono stata subito benissimo. Non ho avuto dolori, indolenzimento, bruciore o altro. Ho fatto subito la doccia e quando in mattinata sono arrivati gli altri miei due bimbi al punto nascita, li ho presi subito in braccio e mi sono accovacciata per terra vicino a loro. Insomma questa volta, per il mio terzo parto, mi sono sentita come se non avessi partorito.”.