SAMUELE è nato in poco più di 2 ore di travaglio nonostante il ‘liquido tinto’ e la posizione ‘in occipito-posteriore’ di Samuele, due problematiche di non poco conto che normalmente portano a parti lunghi, dolorosi, con lacerazioni anche importanti e non di rado al cesareo. “La mattina sentivo qualche piccola contrazione – racconta la mamma di Samuele – ma niente di che. Quindi ho portato mia figlia a scuola e poi sono andata al punto nascita a fare un controllo, perché ero già una settimana oltre il termine. Alle 10.00 mi fanno il tracciato: con mia grande sorpresa, mi dicono che sono a tre centimetri di dilatazione, che le contrazioni sono quelle buone, che secondo loro stavo per entrare in travaglio e che quindi mi avrebbero trattenuta.” Ma la mamma di Samuele abita vicino al punto nascita e, verso le 11.00, decide di tornare a casa. “A casa – prosegue la mamma – ho fatto la doccia, gli esercizi di MM e poi le posizioni di MM con mio marito. Ad un certo punto le contrazioni si sono fatte più frequenti, quindi verso le 14.00 siamo tornati al punto nascita. Durante il tragitto in auto le contrazioni sono diventate anche più intense, quindi le ho gestite tutte con le posizioni di MM, ovunque fossi: in auto, nel parcheggio, in ascensore, per le scale, ovunque!“. All’accettazione del punto nascita l’ostetrica si rende subito conto che siamo in pieno travaglio, quindi fa sedere la mamma di Samuele su una sedia a rotelle per portarla velocemente in sala parto, ma seduta su quella sedia il dolore va alle stelle. “Finalmente arrivo in sala parto, alle 14.30, dove mi lasciano fare le mie posizioni col mio partner – ricorda con piacere la mamma di Samuele – fintanto che, senza motivo apparente, mi chiedono di mettermi in una posizione scelta da loro, in cui sto malissimo e sento che il dolore aumenta tanto!” Ad un certo punto però appare una problematica, cioè del ‘liquido tinto’, per cui risulta indispensabile portare la mamma in sala parto operativa, quella con il lettino ginecologico. “Gli ho detto che lì sopra non ci volevo stare – ricorda con decisione la mamma – quindi siamo arrivati ad un compromesso, per cui mi sono messa su quel lettino, ma nella mia posizione.” A quel punto il parto volge al termine ma il bimbo tarda ad uscire, senza un motivo apparente. “Sentivo che non usciva – racconta la mamma di Samuele – che non si muoveva per venire fuori; io ho però continuato ad usare le posizioni e la spinta di MM e dopo venti minuti intensi, alle 16.45, è nato Samuele: tutto insieme! Con una sola spinta! E con la faccia rivolta verso l’alto!”. Samuele, un bel bimbo di 3,840 Kg, era messo in una posizione non corretta, detta ‘occipito- posteriore’, che porta di solito a complicare molto i parti e che invece è stata risolta in modo strepitoso e velocissimo dai suoi bravissimi genitori. “Anche dopo il parto sono stata benissimo! – conclude la mamma di Samuele – Intanto non ho avuto nessuna lacerazione e nessun punto e poi mi sono alzata subito senza problemi perché stavo bene e avevo energie. Nelle settimane a seguire non ho avuto problemi di incontinenza e al controllo ginecologico due mesi dopo il parto il dottore mi ha detto che il mio perineo non era per niente sforzato e sembrava che non avessi neanche partorito! Tutto l’opposto rispetto al mio primo parto..”.
Super mamma, super genitori, ancora una volta davvero bravissimi!!!!!….