NIA e ARNO sono nati in circa 2 ore di travaglio e a circa un’ora l’uno dall’altra. La loro storia, però, è abbastanza fuori dal comune: i loro genitori vivono sulle colline vicino a Firenze in una casa colonica isolata, ai margini di un bosco e distante due chilometri di strada sterrata dalla più vicina strada statale. La mamma dei gemelli era al terzo parto. I primi due figli sono nati entrambi nella casa colonica, in modo naturale, con la sola assistenza di una ostetrica privata: la mamma però si era lacerata in modo importante! Quindi per il terzo parto ha deciso di seguire il corso preparto Mamme in Movimento, che permette di ottimizzare vari aspetti del parto naturale: in particolare la mamma voleva percepire bene il ritmo delle contrazioni, ridurre così il dolore delle contrazioni, evitare le lacerazioni e far partecipare attivamente al parto il suo compagno e che nei due parti precedenti non ne aveva preso parte. La mamma dei gemelli ha deciso di seguire un percorso del tutto naturale in gravidanza, come per le due volte precedenti: nessuna visita medica, nessun esame del sangue, nessun controllo invasivo, nessuna ecografia! La sola persona che l’ha controllata nei nove mesi di gravidanza è stata l’ostetrica privata, che però…. non si è mai accorta della presenza di due bimbi!!!….. “Ero convinta di aspettare un solo bimbo – racconta la mamma – quindi ho deciso di fare anche il terzo parto nella mia casa colonica, ancora una volta assistita dall’ostetrica privata”. Venti giorni prima della data presunta del parto però: “Alle 2.00 di notte mi si sono rotte le acque – continua la mamma – poi dopo un po’ sono cominciate le contrazioni, e verso le 3.30 è iniziato il travaglio. Ho iniziato a fare le posizioni per il parto di Mamme in Movimento da sola e sentivo beneficio, ma sentivo muovere tanto ed ero un po’ confusa.. Quando le contrazioni sono state più forti, ho deciso di fare il parto in acqua (fermo restando che ogni donna è libera di fare quello che desidera, al corso preparto Mamme in Movimento spieghiamo perché non è consigliato fare il parto in acqua; N.D.R.). Così ho riempito la vasca e mi sono messa dentro l’acqua, riuscendo comunque a fare in qualche modo la mia posizione di Mamme in Movimento, alla quale ha contribuito in modo attivo anche il babbo.” L’acqua calda ha reso le pause più lunghe e la fase espulsiva più lenta. Nonostante ciò, alle 5 e 45 minuti è nata Nia, che però non respirava.. L’attenzione si è quindi subito tutta focalizzata sulla bambina, che per fortuna dopo qualche attimo ha preso a respirare regolarmente! “A quel punto – ci racconta la mamma – ho sentito altre contrazioni ‘importanti’ e non capivo perché… Al che l’ostetrica privata mi ha controllata e mi ha detto che sentiva… un altro battito!!!… Stupita e sorpresa non mi sono persa d’animo: ho ripreso a fare la mia posizione di MM, questa volta a terra, come previsto dal corso preparto Mamme in Movimento. e alle 7 è nato anche Arno!!!”. Storia davvero incredibile e, soprattutto, a lieto fine!!!.. Bimbi belli come il sole, famiglia numerosa, parto gestito al top da entrambi i genitori in termini di tecnica corretta e di velocità; e nessuna lacerazione. Cari genitori, ci avete fatto vivere delle emozioni incredibili e fortissime, ma siamo molto felici di esservi stati utili in un parto così straordinario….