Mamme in Movimento

Il pianto del neonato e il respiro dei bimbi di MM

Il pianto del neonato appena venuto al mondo è quello che tutti ci aspettiamo. Per tutto il tempo che i bimbi sono stati in pancia, hanno sentito la voce della mamma e tutte le altre voci intorno. Ma al momento della nascita, siamo noi a poter sentire per la prima volta la loro voce, con una emozione unica e indimenticabile.

il pianto del neonato

Il pianto del neonato al momento della nascita, ci deve essere?

Dopo nove mesi di gestazione e le fatiche del parto non vediamo l’ora di vedere finalmente la/il propria/o bambina/o, di poterla/o toccare, accarezzare e soprattutto di sentire per la prima volta la sua voce. Da sempre siamo abituati a pensare che il primo vagito dei bimbi, la loro prima emissione vocale, debba essere un pianto. Piangere al momento della nascita è considerato infatti un evento normale, quello che deve accadere, quello che ci si aspetta avvenga, quasi come se fosse il loro annuncio ‘Eccomi sono arrivata/o’.
Ma è davvero necessario che lo faccia?

Il primo pianto del neonato

La respirazione del neonato prima e dopo la nascita

Nella pancia della mamma, il feto fa già dei movimenti che simulano la respirazione. Sollevano e abbassano il torace, proprio come se stessero respirando. Ovviamente, dal momento che sono immersi nel liquido amniotico, non respirano ossigeno. Questi ‘Movimenti Respiratori Fetali’ (M.R.F.) costituiscono comunque già una sorta di allenamento al respiro per la vita fuori dall’utero.

il primo pianto dei neonati

Durante i nove mesi, gli alveoli polmonari sono chiusi (collabiti) per impedire che neanche una piccola goccia di liquido amniotico possa entrare al loro interno. Una volta avvenuto il parto però, è strettamente necessario che i bambini facciano il loro primo respiro per dilatare gli alveoli e permettere all’ossigeno di entrare nei polmoni e di aprire tutti gli alveoli. Ed è proprio in questo momento che ci aspettiamo che il neonato svolga questa operazione emettendo il suo primo pianto. Ma  è proprio vero che deve accadere così?

 

Il pianto alla nascita indica davvero che il bimbo sta bene?
Ancora oggi la maggior parte dei neonati piange al momento della nascita. Come riporta una ricerca, da secoli questo primo pianto è sempre stato considerato un evento importante, perché ci hanno sempre detto che indica che il bimbo sta bene e che è ‘pieno di vita’. 
Anzi.. in passato, se per caso il pianto di un neonato era anormale o debole, creava subito ansia al personale medico, alla mamma e alla famiglia. Quindi era pratica frequente mettere il bimbo a testa in giù e sculacciarlo fino al pianto. Si pensava infatti che l’urlo dovuto alla sberla avrebbe consentito una dilatazione più rapida degli alveoli e un respiro migliore. In tempi più recenti si è passati dallo sculacciamento ad uno strofinamento vigoroso della schiena, sempre per far scatenare il pianto.

Il pianto del neonato al momento della sua nascita

Non solo: dal punto di vista medico, il pianto vigoroso rientra ancora oggi nelle valutazioni e nel punteggio dell’indice Apgar.
Quindi ancora oggi il pianto vigoroso rientra nei parametri numerici che indicano la condizione di salute dei bimbi alla nascita.

In generale i bimbi piangono se hanno dei problemi da segnalare, sia appena nati che in seguito. Piangono per esempio se hanno fame o sete, se hanno dolori al pancino o ai denti, se hanno caldo o freddo, se non si sentono bene, se vogliono attirare l’attenzione per qualche motivo. E questo vale anche al momento della nascita.

 

Dal pianto al respiro: cosa dice la ricerca
In base agli studi scientifici, è stato visto che nascono tanti neonati perfettamente sani che non piangono. Anzi  questa dovrebbe essere la normalità!
Infatti, come detto prima, i bimbi sono fisicamente pronti a compiere i movimenti respiratori, ad espandere gli alveoli e ad incamerare ossigeno. Il centro del respiro del S.N.C. è molto sensibile ad un fattore chiamato PaCO2 che alla nascita aumenta e induce un grande respiro per incamerare ossigeno.

significato del pianto dei neonati

Immaginate di essere voi al mare o in piscina, in apnea sott’acqua e vi rendete conto che vi manca l’ossigeno e dovete risalire. Quando siete in superficie per incamerare ossigeno non emettete un urlo, ma semplicemente fate un bel respiro! Proprio quello che succede ai neonati.
Inoltre, la natura non ha previsto di fare il parto in sala parto, dove il neonato può urlare quanto vuole senza problemi. La natura ha previsto il parto in natura, nei campi, nei prati, nei boschi e anche nella giungla. E se nella giungla il neonato inizia ad urlare, è molto probabile che i predatori nei paraggi lo sentano, mettendo immediatamente in pericolo la sua vita e quella della sua mamma. Dunque la natura non può aver previsto che nascendo il cucciolo di uomo urli.

Infatti studi recenti hanno dimostrato che l’evento più importante dell’adattamento dei neonati alla vita extra-uterina è il RESPIRO. Quindi non preoccupatevi se il vostro bambino appena nato non piange. E’ sinonimo di serenità e rilassamento. Significa che lui sta bene. Significa anche che il parto è stato fatto al meglio e che durante il parto è andato tutto per il meglio.

I bimbi nati con Mamme in Movimento, non piangono alla nascita e stanno tutti benissimo. Il corso preparto MM imposta il parto in modo tecnico, seguendo i principi naturali della biomeccanica del parto stesso. Gli esercizi dei corsi, la lezione master sulla spinta e la lezione master sulle posizioni del parto da fare insieme al partner, contribuisce non solo a ridurre i tempi del travaglio, a dimezzare il dolore, ad evitare le lacerazioni, ma anche a far nascere in modo tranquillo i neonato.
Non solo. Parti veloci riducono anche le eventuali problematiche di salute dei cuccioli.

il pianto del neonato al momento della nascita

I bimbi che nascono con questi parti fanno subito un bel respiro, non urlano, hanno un indice Apgar altissimo, sono sereni e spesso sorridenti. Con tutta tranquillità aprono gli occhi si guardano un po’ attorno e cominciano subito a conoscere questo nuovo mondo. E si godono le prime coccole abbandonati tra le braccia dei loro genitori.
Nelle due foto precedenti due bimbi nati con MM: Matteo, tranquillo e sereno appena nato ed
Elena Sofia anche lei appena nata e subito sorridente!

 

Matteo è nato con un ottimo parto in sole 3 ore di travaglio. Al momento della nascita ha fatto un bel respiro tra le braccia della sua mamma. Appena vestito, si è goduto con tutta calma la sua prima giornata di vita, perso tra gli sguardi amorosi dei suoi genitori. E di lì a poco, un bello sbadiglio lo ha aiutato a consolidare ulteriormente il buon funzionamento della sua respirazione.
Mentre tutt’intorno, gli altri neonati continuano a piangere.

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